20/11/07

RU486. TURCO: I FARMACISTI NON HANNO DIRITTO ALL’OBIEZIONE

Una posizione inspiegabile che contraddice la stessa legge 194 sull’aborto

(070415) Non è possibile l’obiezione di coscienza per i farmacisti. Parola del ministro della Salute, Livia Turco. Era stato il Papa a invocare la possibilità di obiezione di coscienza per i farmacisti rispetto ad alcuni medicinali particolari, come la pillola del giorno dopo o la Ru486 (vedi notizia 070305).

"Che cosa significa nel merito?", si chiede la Turco. E aggiunge: "C’e’ un prontuario farmaceutico, in cui i medicinali sono selezionati sulla base della loro capacità di salvare vite e di curare, c’e’ un processo di autorizzazione complesso e basato su evidenze scientifiche, che ha un’autorità europea. Come si può fare obiezione di coscienza rispetto ai farmaci?" conclude con una domanda il ministro.

Il ministro sembra ignorare che l’obiezione è prevista dalla legge in campo militare e sanitario e che i farmacisti fanno parte del personale medico come previsto dall’articolo 9 della legge 194/78, e come tale hanno il diritto di non prestarsi in alcun modo a procedure d’aborto come indubbiamente è la somministrazione di Ru486

Nessun commento:

Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, si dichiara che questo sito non rientra nella categoria di informazione periodica in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.