L’assai diffuso anticoncezionale a base di estrogeni e progesterone impedisce l’annidamento dell’embrione in utero. Questo effetto è noto fin dagli anni 50, ma parlarne resta un tabù e nessuno ha mai avuto interesse a compiere studi che quantificassero il fenomeno. Già il dubbio obbliga moralmente a una grande prudenza nel suo utilizzo (ed eventualmente all'obiezione alla vendita)
Nel precedente numero di èVita è stata pubblicata la lettera di un farmacista dal titolo «Pillola anticoncezionale: io obietterei».
di Maria Luisa Di Pietro e Lucio Romano
http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2762
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