Ma inflessibili con “le agenzie che promuovo l’aborto”
(070402) L’aborto ’non può mai essere giustificato’. La diretta distruzione della vita umana non è mai ammissibile, ’per quanto difficili siano le circostanze che portano qualcuno a considerare un passo così grave’. Tuttavia la comunità cristiana deve accogliere quanti ’si pentono di aver partecipato’ a tale grave peccato. Il Papa ha ribadito il ’no’ della Chiesa all’interruzione di gravidanza, accusando l’azione delle ’agenzie che promuovono l’aborto’ ma raccomandando allo stesso tempo uno spirito di apertura verso chi manifesta pentimento.
Il monito di Benedetto XVI è stato pronunciato durante l’udienza ai vescovi del Kenya in visita Ad Limina. ’E’ materia di grande preoccupazione - ha detto Ratzinger - il fatto che la cultura secolare globalizzata stia esercitando una crescente influenza sulle comunità locali, come risultato delle campagne delle agenzie che promuovono l’aborto’.
’Questa distruzione diretta di una vita umana innocente - ha aggiunto - non può mai essere giustificata, per quanto difficili siano le circostanze che possono portare qualcuno a considerare di fare un passo così grave’. ’Quando voi predicate il Vangelo della vita - ha esortato Benedetto XVI - ricordate al vostro popolo che il diritto alla vita di ogni innocente essere umano, nato o non nato, è assoluto e si applica ugualmente a ogni persona senza eccezione alcuna’. Il Papa, a tale proposito, ha avvertito che ’la comunita’ cattolica deve aprirsi a riaccogliere tutti quanti si pentono dall’aver partecipato al grave peccato dell’aborto, e dovrebbe guidarli con carità pastorale ad accettare la grazie del perdono, il bisogno di penitenza e la gioia di entrare ancora una volta nella nuova vita di Cristo’.
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