20/11/07

RU486. COMMERCIALIZZARE NON VUOL DIRE LIBERALIZZARE

La “via ospedaliera” per l’aborto indicata dalla 194 resta in vigore

(070405) In merito alla richiesta di commercializzare anche in Italia la pillola abortiva Ru486 da parte della ditta produttrice Exelgyn laboratories va anzitutto detto che la registrazione del farmaco non significa affatto che esso possa essere liberamente usato in Italia. Sarebbe una violazione inammissibile delle leggi vigenti, in particolare della legge 194 che prescrive l’esecuzione dell’aborto esclusivamente in sede ospedaliera. La scelta della “via ospedaliera” non è stata fatta a cuor leggero dai promotori e difensori della legge che hanno voluto come caposaldo della norma la socializzazione del fenomeno aborto e l’intervento diretto delle strutture pubbliche. Dove sono ora gli sponsor della legge 194? Ci aspetteremmo una levata di scudi contro il “rischio Ru486” che invece non è dato vedere...

«Quanto al fondo della questione» ha commentato Casini «non c’è che da esprimere nuovamente il dolore che si prova nel constatare che tante energie intellettuali e economiche sono usate per sopprimere la vita anziché per evitare la morte dei più piccoli e più poveri tra gli esseri umani».

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