01/10/07

LEGGE 194. LA PACIFICAZIONE POSSIBILE

Il Movimento per la vita scrive al ministro della Salute
(7 settembre-070103). Il Movimento per la vita ha inviato al ministro della Salute, Turco, una lettera sulle posizioni da lei espresse in merito a possibili interventi di modifica della legge 194: il ministro fa ripetutamente appello al senso della responsabilità e su questo si può avviare un dialogo che se pure parte da posizioni distanti nel giudizio sulla legge, può avere sbocchi positivi per l’intera società. Un rinnovato spirito dialogante non può però non partire dal riconoscimento della preferenza per la nascita e del ruolo che il volontariato può avere e già ha in questo senso. Se le forze di sinistra, di cui il ministro è esponente, riconosceranno chiaramente e formalmente che l’uomo è sempre uomo fin dal concepimento, sarà possibile convincere molti che la minaccia penale non è strumento essenziale nella difesa del diritto alla vita.


Non cesseremo mai di considerare la legge 194 ingiusta, ma intorno ad essa si potrebbe giungere, dopo trent’anni, ad una pacificazione sociale se, grazie ad un ritrovato dialogo sarà possibile rendere le disposizioni della parte preventiva meno equivoche e far diventare realtà la riforma dei consultori familiari secondo le linee da decenni indicate dal Mpv. Alcune riforme potrebbero essere introdotte da subito per via amministrativa; la richiesta di inserire nell’annuale relazione al Parlamento non solo il numero degli aborti, ma anche quello dei bambini sottratti all’aborto attraverso la solidarietà pubblica e privata e l’introduzione del riscontro diagnostico sugli embrioni abortiti per presunta malformazione.

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