I dati raccolti nei Centri di aiuto alla vita confermano quella che la settimana scorsa si era affacciata come una drammatica ipotesi: le richieste di aborto negli ultimi mesi stanno aumentando a causa della crisi economica. Precarietà del lavoro, incertezza rispetto al futuro e impoverimento progressivo stanno inducendo infatti un numero maggiore di donne – italiane e straniere – a chiedere un aiuto economico o addirittura a rinunciare alla gravidanza. La decisione di ricorrere all’aborto perché non si è in grado di mantenere un figlio rappresenta una doppia sconfitta anzitutto per la collettività. La soppressione di una vita nascente per motivi economici testimonia infatti il palese fallimento di quanto previsto dalla stessa legge 194, laddove impone di cercare assieme alla donna «... le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto» (art. 5).
http://www.avvenire.it/Commenti/LA+CRISI+SPAVENTA+E+FA+LIEVITARE+LE+RICHIESTE+DI+ABORTO_200903250838133830000.htm
25/03/09
ITA/ La crisi spaventa e fa lievitare le richieste di aborto
Pubblicato da malta1565 alle 10:17
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