26/01/10

Pillola dei 5 giorni dopo. L'antilingua colpisce ancora

Potrebbe arrivare anche in Italia la cosiddetta "pillola dei cinque giorni dopo", vale a dire il farmaco che interrompe la gravidanza fino a 120 ore dal rapporto potenzialmente fecondo.La chiamano "contraccezione d’emergenza", ma è solo l’ennesimo passo verso la privatizzazione assoluta dell’aborto, seppure precocissimo. La nuova pillola (che contiene la molecola ulipristal acetato, nome commerciale EllaOne) appartiene allo stesso gruppo farmaceutico della Ru486, la pillola abortiva. E’ un antiprogestinico sintetico di seconda generazione che svolge una spiccata azione selettiva e antagonista per i recettori del progesterone e impedisce, tra l’altro, l’annidamento dell’embrione svolgendo un’azione intercettiva-abortiva.La filiale italiana della francese Hra Pharma (che produce anche la pillola del giorno dopo) ha comunicato che c’è "l’intenzione di commercializzare il farmaco anche in Italia e che la richiesta è già stata presentata all’Aifa".

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